MIMÌ
Mi chiamano Mimì,
ma il mio nome è Lucia.
La storia mia
è breve: a tela o a seta
ricamo in casa e fuori.
Son tranquilla e lieta,
ed è mio svago
far gigli e rose.
Mi piaccion quelle cose
che han sì dolce malia,
che parlano d'amor, di primavere;
che parlano di sogni e di chimere,
quelle cose che han nome poesia.
Lei m'intende?
Mi chiamano Mimì,
iI perchè non so.
Sola mi fo
il pranzo da me stessa.
Non vado sempre a messa,
ma prego assai il Signor.
Vivo sola, soletta,
là in una bianca cameretta;
guardo sui tetti e in cielo,
ma quando vien lo sgelo,
il primo sole è mio;
il primo bacio dell'aprile è mio!
Il primo sole è mio!
Germoglia
in un vaso una rosa;
foglia a foglia
la spio! Così gentil
il profumo d'un fior.
Ma i fior ch'io faccio, ahimè! …
i fior ch'io faccio, ahimè!
non hanno odore!
Altro di me non le saprei narrare:
sono la sua vicina
che la vien fuori d'ora
a importunare.
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